domenica 11 novembre 2007

Sulla Fedeltà

Parlando di "fedeltà", intesa come fedeltà del consumatore ad un deteminato fonitore, da un paio di anni propongo ai miei allievi un esercizio che parte dalla ricerca di significati della parola "fedeltà" in una coppia per poi discutere insieme il risultato e provare ad applicare quei concetti al microcosmo azienda/cliente. Ecco le liste completedei due anni (mescolate, forse ci sarà qualce sovrapposizione):
rispetto
sincerità
unicità
amore
legame
resistenza alle tentazioni
stabilità
fiducia
angoscia
complicità
cultura
dialogo
tranquillità
Promessa
feeling
progetti in comune
stima
continuità
vincoli
empatia
appagamento
tradimento
cane
identificazione
lealtà
dipendenza
necessità
noia
affinità
economicità (gestire due rapporti costa troppo)
immedesimazione
passione
attrazione
trilogy (escusività, impegno)
coerenza
scelta
apprezzare ciò che si ha
remunerazione (la fedeltà va premiata)
convinzione (sei fedele se sei convinto)
gratificazione
qualità costante
percezione di un rapporto positivo
fiducia
abitudine
convenienza Benefici>Costi
vincoli contrattuali
riconoscersi nell’altro
sicurezza
stimoli, novità
onvestimento
sacrificio
scarsità
debolezza (paura del cambiamento e delle sue conseguenze)
tradizione
immagine
ignoranza
trasparenza

Tutto o quasi trasponibile al nostro contesto.
Ma da zero a due post nella stessa giornata è tanto per un neofita.Al prossimo post qualche riflessione in piu.

2 commenti:

Feba ha detto...

Io aggiungerei anche trasparenza, rifacendomi alle tesi del Cluetrain Manifesto. E' degli anni '90, ma forse è ancora troppo poco diffuso...

nick ha detto...

Buona, già aggiunto